di Paola Dall'Anese
Il 12.1% dei bellunesi è rimasto senza un impiego perché disoccupato, perché inoccupato (cioè non ha mai avuto un lavoro) o perché è sospeso cioè in cassa integrazione.
Una cifra che fotografa la situazione preoccupante che sta vivendo la realtà economica provinciale, come denuncia il segretario provinciale della Cgil, Renato Bressan. «Se analizziamo i dati del giugno 2011, il tasso di disoccupazione allargato del Veneto è del 9%, contro il 12.1% di Belluno e provincia. Nella nostra provincia è calato anche il tasso di occupazione, passato dal 67.8% del 2007 al 63% della fine del 2010 (il tasso regionale del primo semestre 2011 è pari al 64.6%); la disoccupazione veneta al 2011 è pari al 4.4%, mentre nel Bellunese tocca l’ 8.3% (era al 2.9% nel 2007)».
Ancora: «Nell’agosto del 2008 gli iscritti alle liste di mobilità della nostra provincia erano 4.683,nel dicembre 2010 erano saliti a 7.894. A novembre di quest’anno, invece, sono 8.400. A questi si aggiungono i 1600 “sospesi”, per un totale di 10mila persone che non stanno lavorando. E non dimetichiamo che 443 bellunesi nel 2010 erano iscritti nelle liste di mobilità con la legge 223, mentre 617 erano senza indennità».
Una situazione molto pesante, che va a colpire soprattutto i giovani, che non riescono nemmeno a entrare nel mondo del lavoro. «La disoccupazione, nel 2010 ha riguardato 1.815 persone nella fascia tra i 18 e i 29 anni (erano 1011 nell’agosto 2008), e 1500 di loro hanno tra i 25 e i 29 anni. Considerando che dai 18 ai 22-23 anni i più sono a scuola o all’università, restano quelli tra i 25 e i 29 nella fascia più a rischio. Praticamente, come diciamo da tempo, una generazione è stata esclusa dal mercato del lavoro», rimarca Bressan.
Allarme disoccupazione anche per i lavoratori tra i 30-39 anni, passati dai 1.365 dell’agosto 2008 a una media di 2.064 del 2010; in crescita anche quella tra i 40 e i 49 anni (da 1.128 a 1.788 nel giro di due anni) e infine aumento della mobilità anche per quelli tra i 50 e i 64 anni cresciuti dai 1.179 del 2008 ai 1.820 nel 2010.
Il segretario della Camera del Lavoro bellunese spulcia anche tra i dati sui dipendenti nel settore privato: «Nel dicembre 2007 erano 59.320 e sono passati a 56.311 nel dicembre 2010. Ma se guardiamo alla media dell’occupazione, si è passati dai 57.111 del 2007 ai 53.614 del 2010».
Bressan critica anche Confindustria Belluno. «Vista la gravità della situazione, i tre i sindacati hanno chiesto un incontro all’associazione, ma i vertici ci hanno risposto che se ne parlerà col nuovo anno. Una risposta che ci ha lasciati a dir poco basiti».
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