SABATO 18 DICEMBRE 2010 - Corriere delle Alpi
di Gianni Santomaso
AGORDO. Un impianto di videosorveglianza nei parcheggi, il recupero del rapporto tra azienda e lavoratori, una riflessione sulle conseguenze della "lavorazione a flusso". Sono tre degli obiettivi che la Rsu di Luxottica vuole raggiungere nel prossimo futuro. A dirlo è il rappresentante della Cgil, Luigi Dell'Atti, che intende riportare così la discussione inerente Luxottica su un piano di concretezza, ribadendo al contempo che, se è pur vero che il lavoratore dell'azienda di Leonardo Del Vecchio gode di alcune situazioni favorevoli (e di cui non può addossarsi la colpa), è vero anche che i problemi esistono pure lì. «Da alcuni mesi», spiega Dell'Atti, «assistiamo ad azioni di vandalismo nei parcheggi dello stabilimento di Agordo, dove una decina di auto sono state rigate». Per un lavoratore, magari monoreddito, andare in fabbrica e uscire trovandosi la "sorpresa" non è piacevole. «Questo», sottolinea Dell'Atti, «è un problema che, come Rsu, abbiamo fatto presente a più riprese all'azienda, senza tuttavia ricevere risposte concrete. Anche giovedì abbiamo avanzato la proposta di installare un impianto di videosorveglianza, ma c'è stato detto che si tratta di un investimento molto oneroso». Ma non finisce qui. Di fronte a chi sostiene che il lavoratore Luxottica sia un privilegiato, Dell'Atti mette sul tavolo la necessità di iniziare a recuperare lo storico rapporto tra l'azienda e il dipendente. «Negli ultimi anni questo rapporto è andato scemando. Prima c'era una conduzione famigliare, molto umana e calorosa; oggi c'è una guida di tipo manageriale. Fino a cinque-sei anni fa se Del Vecchio avesse chiesto ai lavoratori di andare a spalare la neve nel Cordevole ci sarebbero andati tutti, perché il legame era diverso e in fabbrica ci si andava volentieri, a volte anche la domenica. Oggi non è più così: c'è un distacco produzione e classe dirigente, che non è più rappresentata da persone del luogo che conoscono la gente e il loro modo di essere». Per il delegato Cgil, ad accrescere le difficoltà di rapporto è sopravvenuta anche la "lavorazione a flusso". «Purtroppo le vediamo quotidianamente le conseguenze di questa tipologia di lavoro: aumentano i problemi psicologici e anche le malattie professionali, dovute alla ripetitività delle operazioni». Senza ignorare alcune condizioni favorevoli dei dipendenti Luxottica rispetto ad altre realtà, Dell'Atti rifiuta le accuse di "privilegiati", evidenziando come i problemi seri esistano anche nel colosso dell'occhialeria.
(n.d.r. il neretto è nostro)