Manifestazione contro i tagli sulla mobilità
SABATO 22 GENNAIO 2011 - Corriere delle Alpi
BELLUNO. Trasporto pubblico: la Provincia incontri sindacati e categorie. Questa la richiesta rinnovata all'assessore Silver De Zolt nella giornata della manifestazione a Venezia: una richiesta per avere i fondi e perchè non ci siano i tagli anche in provincia. La manifestazione regionale per il trasporto pubblico locale è legata al fatto che la Regione Veneto deve decidere che cosa fare. «Abbiamo partecipato con una ampia delegazione» spiega il segretario della Cgil Renato Bressan. «Il problema è che c'è stato un taglio spaventoso nei trasporti, deciso con le manovre correttive e la legge di stabilità. Le ricadute sono pesantissime sul Veneto e vorrei dire agli amministratori, che spesso dicono che è lo Stato a tagliare, che non è vero: è il governo di cui loro fanno parte, come l'assessore De Zolt, a tagliare». Non nasconde preoccupazione Bressan per la situazione bellunese: «Rischiamo di avere forti e pesanti ricadute sul territorio. Da giugno la Cgil chiede attenzione sul tema perchè qui andiamo al massacro tutti e da mesi alla Provincia abbiamo mandato un documento sottoscritto unitariamente e con le organizzazioni imprenditoriali. Abbiamo chiesto la convocazione ma non l'ha ancora fatto: lo abbiamo detto anche all'assessore Finozzi. Ora, il taglio è di 76 milioni e 40 milioni vengono recuperati con l'accordo Stato-Regioni». Recupero che secondo la Cgil deve andare sui trasporti: «La Regione deve decidere di vincolare i 40 milioni sul trasporto pubblico locale perchè non lo ha ancora fatto, a differenza di altre: forse pensa di investirli per altro, per la sanità magari». Ma quei soldi si possono recuperare in altro modo: come reintroducendo «l'addizionale Irpef che dava un gettito di centinaia di milioni: ma nelle forme e modalità precedenti, dunque dai 29mila euro in poi» continua Bressan. «Poi tagliassero ai piani alti della sanità dove ci sono redditi incredibili a direttori e altri sprechi». Quanto a Belluno bisogna fare la battaglia: «Il costo del taglio non si può spostare su una provincia come questa perchè vuol dire allora aumentare il biglietto o tagliare le corse, come ci hanno prospettato. L'assessore De Zolt deve dire ai suoi che a Belluno non si taglia».