GIOVEDI' 05 NOVEMBRE 2009 - il Gazzettino
Nuove mansioni all’interno dell’occhialeria che in provincia di Belluno impiega circa 8 mila persone. La parola d’ordine, nel progetto di Anfao e sindacati, presentato ieri al Centro Giovanni XXIII, è "flessibilità". Non in termini di orari quanto di competenze a cui, di riflesso, spetteranno nuove corrispondenze economiche. I lavoratori dovranno mettere a disposizione know-how acquisito, capacità di relazionarsi con i colleghi, predisposizione a
risolvere i problemi. Vari parametri, paragonabili per certi versi ai crediti scolastici, che contribuiranno, sulla base del giudizio di una commissione composta sia da rappresentanti aziendali che sindacali, al nuovo inquadramento.
Sono passati i tempi in cui, in un’occhialeria, il saldatore si occupava solo di comporre una montatura e il confezionatore di inserire gli occhiali nell’astuccio. Con i tempi che cambiano, e la flessibilità anche organizzativa e non solo di orari che preme, Anfao (che riunisce le imprese) e sindacati stanno predisponendo un nuovo inquadramento delle mansioni. «Innovativo a livello nazionale - è il parere corale espresso ieri da Giuseppe Colferai (Filtea-Cgil), Rudy Roffarè (Femca-Cisl) e Paolo Da Lan (Uilta-Uil) nel corso dell’attivo unitario dei delegati svoltosi al Centro Giovanni XXIII - che avrà ricadute in termini di miglioramenti lavorativi ma anche economici».
La parola d’ordine, in questo progetto, è "elasticità". «I lavoratori - è stato spiegato - devono mettere a disposizione tutto il loro sapere: il know-how acquisito, la capacità di relazionars i con i colleghi, la predisposizione a risolvere i problemi». Vari parametri, paragonabili per certi versi ai crediti scolastici, che contribuiranno, sulla base del giudizio di una commissione composta sia da rappresentanti aziendali che sindacali, al nuovo inquadramento che non sarà più come ora strettamente calibrato tra il secondo e il quarto livello. Si tratta di un processo bilaterale che nelle prossime settimane verrà sperimentato teoricamente in alcune aziende e che potrebbe di già rientrare nel nuovo contratto nazionale in fase di rinnovo. E che prevede da parte delle rsu, inevitabilmente, un’ampia formazione.
Un cambio di approccio alla professionalità dei lavoratori che ieri al Giovanni XXIII è stato definito da Mauro Brustia, incaricato di elaborare il progetto per conto di Anfao e sindacati.Messo in soffitta il vecchio inquadramento risalente agli anni Settanta, le occhialerie si apprestano anche in questo modo a essere più competitive sui mercati internazionali.
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