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Occhialeria, tessile e chimico:
Anche l’occhialeria vive diversità di condizione. Se da una parte alcuni grandi gruppi internazionalizzati, dopo aver ridotto sensibilmente la propria base occupazionale eliminando in particolar modo la manodopera legata a contratti atipici e avendo ricorso a poche giornate di cig, presentano una tenuta produttiva tranquillizzante, dall’altro tutto il distretto storico legato al sistema della subfornitura specializzata (parti di occhiali e lavorazioni di supporto) segna ormai il passo in modo forte tanto che in autunno per alcune aziende si esaurisce la possibilità dell’utilizzo della Cassa Integrazione Ordinaria.
A tutto ciò si sovrappone la situazione particolarmente delicata di IDEALSTANDARD e del Gruppo SAFILO (quest’ultimo legato a questioni finanziarie) e il migliaio di contratti a termine chiusi a fine 2008 ed inizio 2009.
Da anni si discute sulla necessità di una regolamentazione italiana ed europea sulla marchiatura del prodotto moda (e non solo) e dentro tale assenza si è ingigantito quel processo di riorganizzazione del settore che ha generato la situazione attuale con una debolezza produttiva, finanziaria e di prospettive della PMI, incapace di seguire linee di innovazione della filiera produttiva mai regolamentate. E’ chiaro che un distretto legato alla sola sub-fornitura, senza garanzie di avere riconoscimento del servizio, del lavoro di creazione di modellistica e dell’esigibilità della commessa produttiva, rischia il tracollo definitivo specialmente ora in cui il credito all’impresa è palesemente negato dagli istituti finanziari.
Pertanto riteniamo che:
- Vada rilanciato il sito produttivo di Idealstandard col mantenimento dei volumi produttivi, delle professionalità e di quelle fasi del ciclo produttivo(vetrochina) indispensabili alla sopravvivenza di una strategica attivività produttiva per il nostro sistema economico.
- Vada definito al più presto il piano di salvataggio della SAFILO, non solo alla luce del numero consistente di occupati, ma anche per mantenere viva la competizione sul modello d’impresa quale strumento per un processo d’innovazione globale a tutto vantaggio dell’industria della provincia di Belluno.
- Il piano SAFILO, ed anche riorganizzazione dell’intero processo di filiera , dipenderà da una definizione chiara del “processo di marchiatura”, da come verrà sostenuto dalle imprese dell’occhiale (oltre che del tessile) e dalla Provincia di Belluno. E’ un atto di necessaria correttezza nei confronti dei consumatori, a garanzia della qualità del prodotto italiano e a tutela del lavoro dei lavoratori bellunesi.
- Sarà necessario dare regole, dentro il sistema delle imprese, per coordinare il processo di filiera e in analogia con quanto detto per il settore meccanico, definire le caratteristiche della subfornitura intelligente, dare spazi per le sinergie tra i piccoli produttori e garantire il riconoscimento del servizio complessivo dato ai grandi gruppi.
- Creazione del “POLO DELL’ INNOVAZIONE SU PRODOTTO, MATERIALI , TECNOLOGIA” con garanzie di utilizzazione di quanto brevettato nel territorio (ruolo innovativo di CERTOTTICA).